Poco dopo la sua elezione al soglio pontificio agli inizi del 1198, Innocenzo III, complice soprattutto la prematura scomparsa dell’imperatore Enrico VI, fece valere i diritti legali della Chiesa romana e, scomunicato Corrado di Urslingen, pose sotto l’amministrazione pontificia i territori del Ducato di Spoleto, nominando come rettore Gregorio, cardinale diacono di Santa Maria in Aquiro.
FEDERICO II E IL TERRITORIO DELLA VALNERINA
Data l’assenza di fonti storiche adeguate è ipotizzabile che la nascita del comune di Cascia sia da collocare intorno al 1198, anno della sottomissione di Corrado di Urslingen, duca di Spoleto, a papa Innocenzo III. In questo lasso temporale infatti molti centri minori poterono uscire dalla fase pre-comunale, latente ormai da anni, e organizzarsi in quella comunale vera e propria, favoriti da una politica papale volta alla formazione di nuove strutture politiche da contrapporre agli Svevi per fiaccarne la potenza.
FEDERICO II E IL TERRITORIO DI BEVAGNA
Con un diploma del 24 maggio 1177 Federico Barbarossa concesse alla fedele Foligno il possesso del castello di Coccorone e di Mevania,1 che qualche anno prima, nel 1155, aveva subito danni dal passaggio delle truppe imperiali in seguito al saccheggio di Spoleto.
FEDERICO II IL TERRITORIO DEL LAGO TRASIMENO E L’ORVIETANO
Sebbene ad Eger il 12 luglio 1213 Federico avesse riconosciuto la sovranità papale sulla Marca anconetana, sul Ducato di Spoleto e sulla Tuscia, egli dopo la morte di Innocenzo III cominciò ad interferire nello stato pontificio, tutt’altro che consolidato, con privilegi e protezioni ai suoi sostenitori.
IL GIUDIZIO STORICO SU FEDERICO II
Matteo Paris ( 1200 – 1259 ), monaco benedettino inglese, definì l’mperatore il più grande tra i principi della terra: “Stupor mundi et immutator mirabilis”. Salimbene de Adam o da Parma (Read More…
FEDERICO II E IL TERRITORIO DELLA NORMANDIA
Un tratto di territorio chiamato Normandia che si estende da Montecchio a Castel Ritaldi, include i Castelli di Castagnola, Giano, Macciano, Clarignano, Morcicchia, Moriano e Colle del Marchese. (G. Ermini). “Questi popoliRead More…
Recensione a “La Valnerina velata” La rete ospitaliera – ospedaliera nei secoli XII-XIV” di Omero Sabatini a cura di Giordana Benazzi
La Ediart di Todi ha pubblicato di recente un volume dal titolo ” La Valnerina velata” La rete ospitaliera – ospedaliera nei secoli XII-XIV ” Ne è autore Omero Sabatini, che inRead More…
FEDERICO II E IL TERRITORIO DI ASSISI
Nel 1177 Federico Barbarossa nominò Corrado di Urslingen duca di Spoleto e conte di Assisi. Il duca Corrado, che negli anni seguenti diventerà uomo di fiducia di Enrico VI, poteva basare la propria autorità sulle fortezze di Assisi, Gualdo Tadino, Nocera e Cesi. Se città come Spoleto o Foligno poterono sviluppare tutte le istituzioni del comune libero, Assisi, che pure contava all’epoca circa diecimila abitanti, dovette necessariamente subire il controllo da parte dell’Urslingen.
FEDERICO II E IL TERRITORIO DI FOLIGNO
Il 24 maggio 1177 Federico Barbarossa, rivolgendosi ai consulibus Fulginatibus Monaco, Rodolfino, Attone e Mariano, concesse al comune di Foligno il possesso di Bevagna e di Coccorone. Lo stesso Barbarossa, il 24 novembre 1184 in un altro diploma rivolto a Foligno, esaltò la fedeltà dei Folignati e dispose ancora una volta il passaggio di Bevagna e di Coccorone, di fatto appartenenti al comitato di Spoleto, ribelle all’impero, sotto il loro controllo.
FEDERICO II E IL TERRITORIO DI SPELLO
Poco dopo l’elezione al soglio pontificio di Gregorio IX nel 1227, re Enzo, figlio naturale dell’imperatore Federico II entrò col suo esercito a Foligno, principale baluardo ghibellino all’interno del Ducato di Spoleto. Da Foligno le truppe imperiali iniziarono a creare problemi nei territori di Perugia, di Assisi, di Trevi, di Todi e di Spoleto nel tentativo, risultato vano, di strappare questi comuni dall’obbedienza alla Chiesa. L’azione sortì invece effetti positivi con Bevagna, Bettona e Spello, centri che da tempo erano legati a Foligno e che sostenevano le rivendicazioni dei Folignati contro Perugia e Spoleto.