Federico I il Barbarossa nel 1177 rivolgendosi, ai “consulibus fulginatibus” Monaco, Rodolfino, Attone e Mariano, concede al Comune di Foligno un riconoscimento senza pari: un privilegio imperiale alla città e al suo territorio cioè la “concessione” di Bevagna e Montefalco.
Nel 1184 L’Imperatore in un altro privilegio esaltava gli ”onestissima et luce clariosa servita dilectorum… civium e totius communis Fulginei civitatis” ; podestà era il douminus Ranuccio Viczarani.
Nel 1185 Federico I aveva incontrato a Foligno Costanza d’Altavilla, fidanzata del figlio Enrico che verrà incoronato imperatore nel 1191.
Quasi certamente nel 1194 come documentato da Assalonne Foligno consul, viene edificato un palatium dove soggiornerà per quattro anni il fanciullo Federico II.
Dopo la nascita a Jesi, il 26 dicembre 1194, Federico II viene condotto a Foligno e affidato alla moglie di Corrado Di Urslingen “detto mosca in cervello”, Conte di Assisi e Duca di Spoleto, uomo di fiducia del padre Enrico VI.
All’inizio del gennaio 1240 Federico dichiarerà: in Fulgineo fulgere...”nel cui splendore ebbe inizio la nostra fanciullezza e che noi veneriamo come luogo che ci nutrì”.
La domenica di pentecoste del 1198, dopo la morte di Enrico VI il 28 settembre del 1197, Costanza conduce a Palermo il figlio e lo fa incoronare Re di Sicilia.
Il 4 ottobre del 1209 Ottone IV appena ricevuta la corona imperiale dal Papa Innocenzo III, “cangiossi” da guelfo in ghibellino e “dopo l’occupazione della Tuscia Romana, come dimostrano i documenti della ghibellina Foligno e di Terni entrò nel Ducato e, presa Spoleto, fermò il suo esercito a Fuligno donde spedì la sua vanguardia alla Marca” con l’intento di “cogliere di mezzo Camerino”. Bragazzi
Nel maggio del 1219, Federico II aveva confermato il suo interesse ai territori nell’ambito del Ducato di Spoleto, accordando particolari privilegi e protezione ad incalliti fautori della parte ghibellina e ad alcuni Comuni e a monasteri.
L’imperatore ribadisce ad uno dei più grossi feudatari della regione, il Conte Rinaldo (antenato dei Trinci, i signori di Foligno), la proprietà del Castello di Santa Maria “de Laurentis” sopra Bevagna: al quale avrebbe partecipato, come autorevole e significativo testimone, il riesumato “dux Spoleti”. Todi, Arch. Com. Fondo Trinci.
Nel 1223 Bertoldo figlio figlio di Corrado di Urslingen stabilisce il suo quartier generale in Foligno. Waley
Nel settembre del 1227 con la rottura intervenuta tra Papa Gregorio IX e Federico II, l’imperial figlio Enzo entrava in Foligno da qui iniziando un’azione a vasto raggio; lo seguiva il duca Corrado Guizinardi, nuntius imperatoris che (intravit sine mora Fulginum civitatem) che da quella città muoveva le proprie operazioni nell’intera regione. Bettoni-Laureti
Nel 1230 il Papa e l’imperatore si riconciliano e i ghibellini folignati si adeguano. Ma successivamente ci fu l’adesione di Foligno ad una lega guelfa imperniata su Perugia che però restò solo virtuale. Codice, 1
Ai primi di gennaio 1236 Federico II indirizzò una lettera ufficiale al Comune di Foligno, per lodarne l’indiscussa fedeltà, per promettere tutto il suo favore, ma anche per sollecitare ad accogliere volentieri quale suo inviato particolare il capitano Tommaso d’Aquino conte di Acerra, e ricordò non a caso che in Foligno aveva vissuto un periodo della sua fanciullezza: “pueritia nostra capit fulgere”.
Huillard-Bréholles
Dopo la revoca della donazione al Papa della Marca Anconetana e del Ducato di Spoleto avviene la rottura degli equilibri con Gregorio IX con uno scontro accesissimo che vide i ghibellini folignati affrontare duramente i nemici guelfi.
Federico II dopo aver occupato Pergola e Cantiano, costretto Gubbio a mantenersi fedele, giunge a Foligno il 31 gennaio del 1240. Furono giorni trionfali, nei quali il prestigio politico di Foligno fu esaltato dalla partecipazione di tanti delegati di città fedeli all’Impero, convocati a parlamento. Sensi
Federico II indisse per il 9 febbraio, nella Cattedrale di Foligno , un “generale parlamentum” dei Ghibellini dell’Italia centrale al quale partecipò tra gli altri, il figlio Renzo, re di Sardegna e legato imperiale d’Italia, e durante il quale venne deciso di costruire la nuova murazione Fulginate e un palatium imperiale. Presente anche Pier delle Vigne che arringò: perché fosse mantenuta durevole e sincera concordia tra tutti fedeli dell’impero”.
Da Foligno inviò, dal 1 al 9 febbraio oltre 50 mandati imperiali, come risulta dal registro della Cancelleria di Federico II del 1239- 1240. Istituto Storico Germanico di Roma. A Foligno restò l’amministrazione imperiale che nel 1241 diresse la costruzione delle mura e del Palazzo Imperiale.
Sensi
Federico II ritornerà a Foligno nel 1244 da dove il 3 gennaio datò due diplomi a favore di Città della Pieve.
L’Imperatore è ancora a Foligno nel 1246, come risulta da una lettera da lui inviata al giudice e al vicario di Bevagna, città dove risiedeva Marino da Eboli vicario imperiale del Ducato “uno duca che stava in Fuligne per lo imperatore”.
E’ nel marzo del 1246 che fu scoperta una congiura contro Federico II organizzata dal Cardinale Ranieri di Viterbo.
Il 31 marzo Marino da Eboli, che da Foligno dirigeva le operazioni militari nel territorio del Ducato, nella piana tra Foligno e Spello con la partecipazione di tutta la sua gente e con tutto il popolo di Foligno, si trovò ad affrontare e sbaragliare i perugini ed i congiurati guelfi, uccidendoli e ferendoli.
Federico II ne diede notizia a tutti principi cristiani con una relazione in cui ringraziava Marino da Eboli “fidelis nostri”.
A Foligno nel 1250 fu eletto da Federico II podestà e capitano del popolo, e suo vicario nella città, “m. Ruggiere de’ Pizzi da Foligno. Jacobilli – Fragmenta
Queste ricerche potranno essere implementate da quanti vorranno approfondire e conoscere l’intenso e continuo rapporto del Comune di Foligno con la storia imperiale federiciana.