Già nel ‘autunno del 1227 Enzo, figlio dell’imperatore Federico II, entrava in Foligno con le truppe imperiali e dava il guasto  ai territori di Perugia, Assisi, Trevi, Todi, e di Spoleto nel tentativo invano di strappare questi territori dal dominio della Chiesa. L’azione invece riusci con Spello, Bevagna e Bettona territori molto legati a Foligno.
A Spello Federico II fece costruire una nuova Rocca detta del Pianello, nei pressi del borgo che si era formato ai piedi dell’arce, per il controllo della via Perusina e di un tratto della Via Flaminia.
La Rocca comprendeva anche il Cassero della fortezza federiciana  “castrum imperia“.
Nel  febbraio del 1240 Federico II giunto a Foligno ebbe immediatamente l’adesione di Spello, Bevagna, Montefalco, Bettona e Trevi.
Nel maggio del 1240 da Melfi Friedericus Dei Grazia Imperator semper Augustus Jerusalemme et Siciliae rex con un diploma per presens, indirizzato alla Suore Clarisse di Valle Gloria di Ospello: “ …le accoglierà sotto la sua protezione… con la devozione per la nostra fede e un puro e sincero rispetto per i monasteri di monache…”.Nel 1241 Spello aprì le porte all’imperatore Federico II.
E’ ancora a Spello il 18 agosto del 1242 dove Federico emette un diploma che si trova all’Archivio di Spoleto indirizzato tra gli altri a Rubbertus  di Bussus vicarius domini, Iacobide Morra sacri romani imperii generalis capitanei in Ducatu, Criscio Mainardi de Fuligneo…
Nel marzo del 1246 venne scoperta una congiura che aveva come obbiettivo un attentato alla vita dell’imperatore di cui facevano parte fedelissimi del sovrano come Giacomo Morra già capitano del Ducato e Andrea da Cicala altro capitano di Federico II.
Fu infatti organizzato dal Cardinale Ranieri da Viterbo, un buon esercito pontificio composto in maggioranza di perugini e congiurati guelfi.
Ma il 31 marzo 1246 un esercito di tedeschi e ghibellini sotto il comando  di Marino da Eboli, nuovo vicario imperiale del Ducato, sotto le mura di Spello attaccò e sconfisse clamorosamente le truppe pontificie,
Di questo fatto d’armi che fu uno dei più segnalati di que’ tempi; e Federico II com’era usato di fare di tutte le cose sue di maggior conto, ne diede notizia a’ principi cristiani insieme a quella della sventata cospirazione inviando anche una relazione nella quale lodava il valore di  Marino da Eboli “fidelis nostri”.
Uno che stava in Fuligne per lo imperatore “ come documentato da una lettera inedita di Federico II al giudice e al vicario del Comune di Bevagna datata da Foligno il 20 giugno de 1246

Queste ricerche potranno essere implementate da quanti vorranno approfondire e conoscere l’intenso e continuo rapporto del Comune di Spello con la storia imperiale federiciana.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *