04Set/19

FEDERICO II E IL TERRITORIO DI GUALDO TADINO

La comunità di Gualdo Tadino “entrò nella storia” il 23 luglio 1208 quando Rainerio Alberti, consul comunis Gualdi, insieme ad altri suoi dodici concittadini si presentò ai quindici consoli e al camerario del comune di Perugia nella contio, l’assemblea generale di tutti i cives nonché l’organo di base della rappresentanza politica municipale. Nella specifica occasione, i delegati gualdesi consegnarono ai consoli perugini la Rocca Flea e sottomisero sé stessi e i loro concittadini al comune di Perugia in cambio di tutela e sostegno, a patto che il console o i consoli in carica nel presente e in futuro giurassero fedeltà a Perugia.

04Set/19

FEDERICO II E IL TERRITORIO DI MONTEFALCO

Il 24 maggio 1177 Federico Barbarossa decise di aggregare il castello di Coccorone con i suoi abitanti al comitato di Foligno. In risposta a tale decisione imperiale, i boni homines, i consules populi Coccoronii e tutto il popolo del castello nel marzo del 1180 si sottomisero al comune di Spoleto, in quel momento fra i più fieri oppositori imperiali nel Ducato spoletino.

04Set/19

FEDERICO II E IL TERRITORIO DI GUBBIO

Quando, in seguito alle recuperationes, nel 1198 Innocenzo III istituì il primo rettore papale del Ducato di Spoleto nominando Gregorio, cardinale diacono di Santa Maria in Aquiro, Gubbio figurava all’interno del ducato stesso. Nel corso della prima metà del XIII secolo il Ducato spoletino si trovò ad essere conteso a causa del proprio significativo ruolo strategico: da un lato rappresentava una base territoriale in grado di legittimare il potere temporale dei papi e dall’altro per Federico II poteva assumere il ruolo di trait d’union fra Regno di Sicilia, Regnum Italiae e Germania garantendo continuità territoriale ai domini imperiali.