
Nel 1226 Buonconte di, – , Bonuscomes futuro podestà di Città di Castello rese omaggio a Federico II, partecipò alla dieta di Ravenna e militò nell’esercito imperiale cum sua forcia.
Fu lo stesso imperatore a favorire l’impadronirsi di Città di Castello da parte di Buonconte: un processo di insignorimento iniziato negli anni Trenta attraverso l’iterata nomina imperiale a podestà nel 1240.
A Buonconte, succederà nel 1243 il fratello Taddeo, da sempre stato a fianco di Federico II.
Città di Castello è stata per gli imperiali Svevi una delle città di sosta e di attraversamento per raggiungere l’Umbria ed è proprio negli anni da 1227 al 1230 che Re Enzo di Sardegna passando poi per Gubbio, Gualdo Tadino e Nocera Umbra raggiunse Foligno la città di provata fede imperiale.
Federico II sostò a Citta di Castello dal 23 al 26 gennaio 1240 da dove emise 16 mandati scritti e registrati dall’archiviario Cesaro, da Guillelmus de Tocco, da Rogerius da Salerno, da Pietro de Capua e da Yohannes de Ydronto.
Il 9 febbraio del 1240 a Foligno durante un “generale parlamentum” fu redatto una atto di pace tra Gubbio e Città di Castello, in quel tempo in conflitto per il Castello di Certaldo, tra il podestà di Gubbio Rainaldo Lamberti e quello di Città di Castello Buonconte redatto da Pietro delle Vigne “cancelliere del regno” che fu fatto pubblicare in tutte le città italiane.
Queste ricerche potranno essere implementate da quanti vorranno approfondire e conoscere l’intenso e continuo rapporto del Comune di Città di Castello con la storia imperiale federiciana.